Saturday 9 August 2008

Che mese è?

Fa freddo, un freddo cane. Piove ininterrottamente da stamattina e la cosa mi scolloca (si dice in italiano?).
Il cambio delle stagioni è ciò che più ho sentito in questi due anni qui. L'avevo provato anche a Barcellona, in misura minore, ma almeno lì era sempre caldo, quindi non era una grave perdita.
Se mi dicessero che è novembre non farei fatica a crederci, anche perchè pur essendo agosto la città è in movimento come qualsiasi altro momento. Inizio ad apprezzare i cartellini "chiuso per ferie", sono una scocciatura quando devi comprare proprio quella roba lì in quel posto lì. Però alla fine è un segnale che nulla è indispensabile, che le vcanze prima di tutto, per quella cosa che dovevi comprare ci sarà tempo dopo, e magari il commesso sarà pure più rilassato e abbronzato e ti servirà con più gentilezza.
Ciri è a Granada e ne ho approfittato della mattina a casa da sola per leggermi un libro di Jorge Bucay. Per chi non lo conosce è uno psichiatra argentino, l'equivalente del nostro Paolo Crepet, che segue una corrente specifica della psicoterapia chiamata Gestalt.
http://it.wikipedia.org/wiki/Psicologia_della_Gestalt

Il problema dei libri di psicologia (quelli non accademici, intendo) è che sono utilissimi quando sati bene. Ricordo il primo o secondo libro che avevo letto di Bucay, "El camino de la Autodependencia", mi aveva aperto un mondo che non potete immaginarvi...
Invece quando già hai i cavoli tuoi non sono granchè, nel senso che speri sempre di trovarci qualcosa dentro che ti possa aiutare, ma se il tuo problema è qualcosa di specifico, vallo a trovare lì in mezzo!

Però trovo che il suo modo di spiegare le cose tramite racconti sia molto più efficace di altri metodi. L'uso del racconto mi ricorda un po' le leggende popolari e delle favole, che nel bene o nel male dovevano aiutare a crescere e imparare.
Per chi parla spagnolo, in questo sito web si possono ascoltare alcuni dei racconti presi dai suoi libri:
http://www.mentesana.es/

Ora me ne vado ad ascoltare qualcuno.

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