Saturday 24 January 2009

Personaggi londinesi

Sono tornata a Londra ieri pomeriggio. La prima faccia conosciuta che ho visto é stata quella di Ben, l'autista-pastore. È uno degli autisti che ci ha accompagnato varie volte alle riunioni a Heathrow e ormai ci conosce tutti per nome e indirizzo. Credo sia del Ghana o giù di lì, ma ormai è qui da un sacco di tempo e fa il pastore in una delle varie chiese protestanti. Non ne ricordo il nome ma so che è una di quelle chiese dove fanno i cori gospel, potrebbe essere Sacro Cuore?Glielo richiederò la prossima volta. Mi piacerebbe anche andare ad ascoltarlo una domenica. Davvero un mito Ben The Driver.
Stamattina lezione di Sevillanas a casa di Sandra (la teacher). Arrivate a casa sua mi dice che il marito vorrebbe offrirmi un caffè con la nuova macchina che han comprato, provenienza: Torino! Però è preoccupato del mio giudizio. Don't worry, after 3 years in london I can drink everything. Ma il cappuccino che mi fa è davvero buono e vado via con la promessa che me ne rifaccia un altro la prossima volta. Sandra e il marito sono una coppia davvero carina. Lei aveva una scuola di flamenco ed ora insegna solo privatamente a casa. Lui non ho capito bene cosa faccia, è invalido perchè ha una gamba finta, mi sta tanto simpatico e fa un cappuccino buonissimo. Tutto ciò avviene nella zona 6 di Londra, che praticamente non ha nulla a che fare con la città. La lezione si fa in una piccola serra con un giardino davanti e un fiume che scorre a circa 10 metri di distanza. Con tanto di cigni. Una scena da pura campagna britannica che non c'entra nulla con le Sevillanas che balliamo dentro quella serra. Ma alla fine tutto torna, anche la macchina del caffè torinese. Basta saper mettere insieme i pezzi.

Tuesday 20 January 2009

Saludos desde Madrid

Rieccoci qua.
In realtà sto scrivendo da Madrid, dove rimango fino a venerdì per aiutare il mio vecchio team che ha la consegna del proyecto constructivo dell'aeroporto.
In questi giorni ho lavorato come una pazza, fine settimana compresi, ma fortunatamente c'è stato anche qualche sprazzo di vita madrileña, più che altro notturna.
Sono stata in un po' di posti niente male. Dunque, per la cena due ristoranti davvero buoni: il Bazaar (consigliato giustamente da Maddalena) e il Teatriz, che oltre ad essere buono è davvero fashion, arredato da Philippe Starck e ricavato da un vecchio teatro, davvero spettacolare!
Poi venerdì sera io, Beth e Caro siamo state a ballare in un posto carinissimo chiamato Moloko, tappezzato di giornali e locandine, dove mettono musica anni 80...pure fun! E La Palma, anche quello molto carino, peccato che siamo arrivate lì alle 3.15 e dopo un quarto d'ora ci han buttato fuori perchè chiudeva.
Poi niente male la festa di Victoria ieri all' O'live, molto posh ma bello.
E poi tapas qua e là, un sacco di pranzi e colazioni al Mallorca. Praticamente ho messo su uno strato di grasso che solo una decina di partite a squash possono far scomparire.
Però ne valeva la pena. D'altronde la quota della palestra dovrà pur servire a qualcosa.
Sabato poi sono andata da Custo per fare il grande passo che da anni cerco di compiere: comprare qualcosa lì dentro. Ma niente, non c'è stato verso. Pur con i saldi i prezzi rimanevano troppo alti, e comunque entro sempre molto entusiasta e poi ci rinuncio. È che mi chiedo se davvero vale la pena spendere così tanto.
Da quel che ricordo anni fa Custo era caro perchè ogni pezzo era unico. Ma adesso spendere 150 euro per una maglietta che non è nemmeno unica mi sembra un po' esagerato. E allora sono andata dal cugino povero di Custo, tale Disegual, a comprarmi un vestito che costava 1/10 di quelli di Custo e non è per niente malvagio.
E poi ci è scappato pure una mutanda di Oisho con Biancaneve sul retro, come dire che Biancaneve ti sta un po' sul culo.
Venerdì però si torna a Londra, il che mi rattrista un po' perchè Madrid è bella e viva. ma almeno so che avrò un ritmo di vita più decente, non queste 12 ore al giorno che sto tirando da un po'.
Una delle cose positive di stare qui è stata l'accorgersi che il mio inglese non è poi così male. Forse con una ripassatina ulteriore di grammatica potrei parlarlo anche abbastanza bene. O forse è perchè qui lo parlano quasi tutti peggio di me?
Dubbi linguistici irrisolti...

A presto