Wednesday 29 April 2009

Storie di lavandini (2)

E comunque mi è montata un po' l'incazzatura, adesso, mentre stavo preparando il caffè.
Non per il lavandino, ma per quelli che dicono "Ah, io l'inglese lo parlo bene, ho fatto 2 corsi estivi della EF", "Io e l'inglese siamo un tutt'uno, capisco tutte le canzoni", "Con l'inglese non ho problemi, ho sempre guardato le interviste di MTV e le capivo perfettamente".
Ahhhhhhh!
Venite qui a spiegare all'idraulico cos'è quella merda pastosa che esce dal vostro lavandino, venite, venite...vediamo se il vostro inglese da corso estivo e canzonette vi aiuta. Già che ci siete, spiegategli anche che lo sciacquone del water non ha abbastanza potenza e ogni volta devi tirare l'acqua due volte. Con quello siete già al livello Avanzato.
Forever and ever, I miss you, I love you.

Ah, mi sento molto meglio, buon caffè a tutti.

Storie di lavandini

Ok, Silvia, mantieni la calma, il lavandino del bagno si è intasato. Capelli delle mille persone che hanno abitato questo appartamento hanno creato una barriera inespugnabile. Fa schifo, ma qualcosa s'ha da fare. Chiamo la mia amicona Isabel, la manager del condominio. Io la odio, lei mi odia, la cosa è reciproca ma entrambe siamo perfette conoscitrici del metodo inglese: sii gentile sempre e se la persona ti sta sul culo esagera in gentilezza.
Prima consulto il dizionario: come cacchio si dice "lavandino intasato"? Basin...mi ricorda qualcosa, forse vuole dire proprio lavandino. Il dizionario sembra confermare, ma essendo un dizionario inglese-inglese, va a sapere se è giusto. "Otturato" appare come "obstructed"....no, troppo formale. Trovo un "stucked" che suona bene, userò quello. "The basin is stucked", deciso.
Fa lo stesso se è sbagliato, basta che vengano a togliermi sta merda dal lavandino.
Quindi chiamo l'amata Isabel. Risponde "Hello there...". Ma va a caghè cretina.
Ed ovviamente "The basin is stucked" è sbagliato. Perchè capisce che ho il water rotto. E valle a spiegare che no, che è "where you wash your hands". Se no avrei detto WC, noooo?
Ma allora, come cavolo si dice lavandino????

Tuesday 28 April 2009

Londra in bicicletta


Pochi sanno che Londra ha qualcosa in comune con Roma (a parte il fatto di essere una capitale e poco altro), e cioè i colli. A Roma sono 7, qui a occhio e croce ce ne sono una decina. Di solito passano inosservati finchè un giorno prendi la bicicletta e decidi che quello è il tuo mezzo di trasporto. Parliament Hill, Lavender Hill, Notting Hill, Primrose Hill...a sentire la parola HILL inizi già ad avere il fiatone, al solo pensarci.

Oggi ho dovuto scalare Lavender Hill. Non ce l'ho fatta. La Hill ha avuto la meglio. Con la coda tra le gambe sono scesa dalla bici e l'ho fatta a piedi. Che vergogna...

Friday 24 April 2009

One more year


Ieri sera festa di compleanno al Barrio, a Battersea Square. Un'epidemia, che spero non mi colpisca, ha decimato gli invitati. Ma quelli che c'erano erano per lo meno in buone condizioni. Oltre al virus letale, ha concorso alla decimazione anche la mole di lavoro che molti poveretti devono portare avanti. Inizio a pensare che la crisi sia una gran bella invenzione per spremere i malcapitati, altrimenti non si spiega il perchè sti poveretti si facciano le nottate fino alle 3 o 5 del mattino. Comunque non sono affari miei.

Un nuovo progetto si affaccia su questa lunga estate: il cammino di Santiago! Dovremmo partire a fine luglio, e fare i 200 Km del tratto nord in 8 giorni, da Ribadeo a Santiago. Il che significa 5 ore al giorno di marcia circa. Con zaino in spalla ovviamente. Quindi tocca prepararsi. Siamo in 6: Vicente (detto il Primo=il cugino), Maria del Mar, la sorella del Primo (che per strani motivi non viene chiamata Prima), e altri 2 che credo di non conoscere. Il Primo dice che è meglio essere in pari, credo per una questione di posti letto. Insomma, ci sarà da scarpinare. Ora tocca allenarsi e comprarsi le scarpe da trekking. Magari mi scappa pure una lettura veloce a paulo Coelho.

Friday 3 April 2009

All Star


Finalmente dopo due inverni passati al freddo e al gelo, mi sono decisa a portare la mia fantastica bici a fare una revisione generale. Freni, catena, marce...Ho pagato poco meno di metà di quello che mi era costata la bici, ma il tipo del negozio mi ha detto che è un'ottima bici e vale la pena metterla a posto piuttosto che comprarne un'altra nuova. E così mentre la mia bici era sotto ai ferri, ne ho approfittato per un bel giro a King's road, mi sono comprata le All Star nere (alla fine sono andata sul classico, quelle troppo colorate mi sembravano troppo) e ho fatto qualche riflessione sul come cambia il modo di vestirsi in base alle attività che si fanno. Quando lavoravo compravo soprattutto cose che avrei potuto mettere in ufficio, sempre un po' tendenti all'elegante-professionale. Ora le All Star segnano un'altra fase: un ritorno al fancazzismo puro. Anche perchè le utime che ho avuto risalgono al 1989, in quarta elementare, erano quelle alte color granata, le trattavo come dei gioiellini.

E poi recuperata la bicicletta dopo l'intervento, voilà, chi si ferma più.

Viva la gioventù.